Sottoporsi periodicamente alle analisi del sangue è un’abitudine che tutti dovrebbero avere. Serve, infatti, per monitorare lo stato di salute e intercettare patologie in alcuni casi potenzialmente fatali se non trattate con la giusta tempestività. Anche se, presi come siamo dalla frenesia degli impegni quotidiani, può capitare di prendere sottogamba la cosa, il giorno prima di un esame del sangue è bene fare attenzione a quello che si mangia.
Sì, hai capito bene: ci sono cibi che, se consumati il giorno prima di sottoporsi alle analisi, possono compromettere i risultati e fare sì che escano meno accurati del previsto. Si tratta di un’evenienza che, come abbiamo appena visto, è tutto tranne che positiva, motivo per cui è il caso di fermarsi quel minuto in più a riflettere su cosa portare in tavola.
Se stai leggendo queste righe, vuol dire che hai dei dubbi sul tema. No problem! Abbiamo creato questa guida proprio per aiutarti a chiarirli. Ricorda però che, per avere un quadro davvero completo e scientifico, è sempre il caso di confrontarti con il curante di fiducia. In attesa di conoscere il suo parere, puoi iniziare con i consigli che abbiamo selezionato per te.
Cosa non mangiare la sera prima degli esami del sangue?
Gli esami del sangue, come ben si sa, possono avere finalità tra loro molto diverse. Nei casi in cui l’obiettivo è il controllo di un valore le cui fluttuazioni sono collegate alle scelte alimentari, è indicato presentarsi con alle spalle un digiuno di almeno 8 ore. Questo accade, come sicuramente già saprai, quando si ha la necessità di monitorare valori come la glicemia.
Le ore dedicate al riposo notturno sono certamente utili al proposito. Non è un caso che i centri prelievi siano aperti nelle primissime ore del mattino (generalmente riuscire a fare esami del sangue dopo le 9.30 – 10.00 è quasi impossibile). A questo punto, però, viene da chiedersi se la cena della sera prima influisca in alcun modo sui valori. La risposta è molto semplice: il corpo, quando si parla di salute, risponde alla regola e non all’eccezione.
Le indicazioni dell’OMS e dei nutrizionisti raccomandano di seguire una dieta varia, possibilmente basata sullo schema di quella mediterranea e caratterizzata quindi da un ampio consumo di alimenti di origine vegetale – almeno cinque porzioni al giorno tra frutta e verdura – cereali integrali, legumi, fonti di grassi buoni e da un apporto ridotto di zuccheri raffinati, carne rossa, alcolici. Se si segue un regime alimentare con questo schema in maniera costante, non bisogna preoccuparsi di apportare chissà quali cambiamenti alle proprie abitudini a tavola in vista di un esame. Nei casi in cui si sa già di avere una dieta non equilibrata e si opta, giusto per il singolo pasto, per piatti sani, è difficile se non impossibile vedere dei risultati migliori il giorno dopo.
Cosa posso mangiare la sera prima di un esame della creatinina?
Parliamo ora di cosa è bene evitare il giorno prima dell’esecuzione di un esame del sangue finalizzato alla rilevazione dei valori della creatinina. Quest’ultima è un prodotto del metabolismo del creatinfosfato, molecola che, da parte dei muscoli, viene utilizzata in fase di contrazione, con lo scopo di impiegare la maggior quantità di energia possibile. La rilevazione dei suoi dosaggi tramite esame del sangue ha lo scopo di controllare la funzionalità renale. Se è fisiologica, infatti, la creatinina viene eliminata totalmente attraverso le urine.
In vista di questo esame, può capitare che venga chiesto al paziente di presentarsi presso la struttura scelta per il prelievo a digiuno da almeno 8 ore, non avendo mangiato a cena carne cotta. Questa indicazione viene fornita in quanto diversi studi hanno dimostrato che includerla nella propria alimentazione può alterare per eccesso i dosaggi ematici di creatinina.
Esistono anche altri cibi che possono alterare i valori della creatinina. Tra questi è possibile chiamare in causa, oltre alla carne rossa, i prodotti caseari caratterizzati da un alto contenuto di grassi, la cui assunzione andrebbe moderata anche per questioni legate alla prevenzione delle problematiche cardiovascolari, gli alimenti ricchi di sodio e quelli precotti (anche per gli ultimi si consiglia moderazione in quanto sono particolarmente elaborati).
Si possono mangiare dolci il giorno prima degli esami del sangue?
Come accennato nei paragrafi precedenti, salvo casi speciali come la rilevazione della creatinina, la cena la sera prima di un esame del sangue non deve essere tanto diversa da quella che si ha l’abitudine di portare in tavola normalmente se si segue un regime all’insegna della completezza nutrizionale. Ciò vuol dire che, nel limite del buonsenso, si può mangiare di tutto. Anche i dolci? Se si tratta di un biscotto o di una piccola fetta di torta, non ci sono problemi.
Quello che conta è non consumarli nell’arco della finestra di digiuno. Non importa se si tratta di un biscotto di dimensioni ridotte o di un pasticcino. L’impatto sui valori può essere così alto da alterare la leggibilità del risultato finale, compromettendo, in alcuni casi, la diagnosi di patologie gravi (dalla glicemia alterata, per esempio, si può arrivare alla scoperta di un tumore al pancreas, neoplasia tra le più pericolose).
Le ore di digiuno indicate dipendono da esame a esame. Doveroso è ricordare che, nel caso della glicemia e dei diabetici, può essere richiesta la rilevazione del sopra citato valore a una distanza dal pasto diversa da quella indicata per i pazienti che non soffrono della malattia. In questo caso, l’obiettivo finale è sempre la standardizzazione del risultato finale, in modo da renderlo più facile da interpretare.
Acqua prima di un esame del sangue: sì o no?
L’acqua andrebbe evitata prima di un esame del sangue? In generale, arrivare idratati al momento del prelievo può essere utili ai fini delle ricostituzione rapida del volume ematico che si andrà a perdere di lì a poco. Ancora una volta, è necessario chiamare in causa la cifra della moderazione. Esagerare con l’apporto idrico poco prima della procedura, infatti, aumenta il rischio di aumentare eccessivamente la parte liquida del sangue a sfavore di quella corpuscolare, diluendo troppo il valore che si sta cercando di rilevare.
L’approccio giusto prevede il fatto di bere normalmente nel corso della cena la sera precedente, concedendosi senza problemi qualche bicchiere d’acqua distribuito nelle ore che precedono il prelievo, evitando di concentrare l’apporto in un lasso di tempo ridotto per il motivo a cui abbiamo fatto riferimento nel paragrafo precedente. Se possibile, è il caso di evitare alcolici.