Vecchie macchine da scrivere che valgono una fortuna: ecco quali

Le vecchie macchine da scrivere rappresentano spesso pezzi di antiquariato di grande valore e, dunque, forme di investimento notevoli. Collezionisti e appassionati del settore sono disposti a pagare cifre ragguardevoli per macchine da scrivere d’epoca rare, ricercate e in buono stato di conservazione, meglio ancora se del tutto funzionanti e complete.

La valutazione del valore delle vecchie macchine da scrivere che valgono una fortuna dipende da molteplici fattori come la rarità, le edizioni speciali e limitate, le serie prodotte in un determinato periodo storico. E ancora la domanda sul mercato del collezionismo e dell’antiquariato, lo stato di conservazione, la completezza delle parti meccaniche e la funzionalità.

Alcuni esemplari di macchine da scrivere d’epoca, come la Olivetti M1, la Underwood numero 5, la Remington Portable, valgono letteralmente una fortuna perché rare e dotate di un enorme significato storico e culturale. Modelli in ottime condizioni e dotati di tutti i loro componenti originali possono raggiungere quotazioni significative perché sono molto ricercate e ambite.

Vecchie macchine da scrivere che valgono una fortuna: le Olivetti

Uno dei modelli più ricercati è la Olivetti M1 poiché fu la prima macchina scrivere prodotta industrialmente in Italia nel 1911. Realizzata in soli 6.000 esemplari fino al 1920, essa si distinse per una serie di innovazioni tecniche. Oggi, questa macchina da scrivere è molto rara e per questo ambita da collezionisti e appassionati. La sua quotazione, se in ottime condizioni, può arrivare a 5-6.000 euro.

La Olivetti M40 fu prodotta a partire dal 1930 e rappresenta un altro modello apprezzato dai collezionisti. Negli anni della sua produzione ne furono venduti mezzo milione di pezzi, grazie alla sua robustezza e affidabilità. I modelli più ambiti e ricercati sono quelli prodotti tra il 1930 e il 1940 e il loro valore può raggiungere cifre significative se in buono stato e se complete di tutti i componenti originali.

Infine, anche l’iconica Olivetti Lettera 22 rappresenta una macchina da scrivere di grande interesse. Fu introdotta nel 1950 e la sua caratteristica di essere portatile ne decretò il successo tra i giornalisti e gli scrittori. Pratica e dal design originale, questa macchina da scrivere in buone condizioni, completa della sua custodia, può arrivare a un valore di 1.000 euro.

Altri modelli di vecchie macchine da scrivere ricercate

La macchina da scrivere Remington Portable fu introdotta negli anni Venti e rappresenta un modello di grande interesse per il mercato dell’antiquariato. Per l’epoca fu una macchina da scrivere innovativa e molto apprezzata per le novità introdotte come le barre pop-up. Ne furono prodotte mezzo milione di unità e oggi un esemplare in ottima condizione può arrivare a 700-800 euro.

La macchina da scrivere portatile AEG Mignon 3, prodotta a partire dal 1905, rappresenta un vero pezzo storico che testimonia l’evoluzione meccanica e stilistica delle macchine da scrivere. Molto apprezzata dai collezionisti per il suo design inconfondibile e l’innovazione meccanica, oggi questa macchina da scrivere d’epoca può raggiungere un valore anche di 2.000 euro.

Infine, abbiamo la Hermes 3000 prodotta a partire dal 1958 dalla nota azienda svizzera Paillard. Celebre per la sua robustezza costruttiva, il design ergonomico e il colore verde fluo dei tasti nelle ultime serie, questo pezzo è spesso considerato uno dei migliori modelli di macchine da scrivere portatili mai realizzate e la sua quotazione varia da 100 fino a 800 euro.

Come determinare il valore di una macchina da scrivere d’epoca

Come tutti i pezzi di antiquariato, anche il valore delle vecchie macchine da scrivere è determinato dalla combinazione di vari fattori. La rarità dell’esemplare è uno dei fattori principali. Macchine prodotte in quantità limitate o in un periodo di tempo ristretto tendono ad avere un valore più grande. Ma non solo.

Anche lo stato di conservazione e le condizioni sono cruciali. Vecchie macchine da scrivere ancora funzionanti, senza segni di usura, graffi e danni, con tutti i componenti originali dell’epoca sono le più apprezzate. La presenza di custodie originali, imballaggi dell’epoca e del manuale di istruzioni fanno nettamente lievitare la loro quotazione.

Anche l’importanza storica e culturale o il legame con certi personaggi del panorama intellettuale possono determinare un aumento di valore. In linea generale, il mercato delle macchine da scrivere d’epoca è dinamico ed è soggetto a variazioni nel tempo, anche in base alla domanda dei collezionisti che, se rapportata alla rarità dell’esemplare, può far letteralmente schizzare in alto il valore.

Come vendere una vecchia macchina da scrivere

Dunque se siete in possesso di una vecchia macchina da scrivere e avete deciso di venderla, il primo consiglio è quello di effettuare un’attenta valutazione in base alla marca, modello, anno di produzione e le caratteristiche che abbiamo appena visto sopra. Si può fare una preliminare operazione di comparazione dei prezzi consultando le piattaforme online specializzate nella vendita dell’usato.

Per una valutazione più precisa e accurata, il parere di un esperto sarà sicuramente la scelta migliore. Antiquari specializzati e case d’asta saranno in grado di determinare un prezzo veritiero in base allo stato del mercato e della domanda e potranno indicarvi la strada migliore e più redditizia per vendere la vostra macchina da scrivere d’epoca.

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