Può capitare a volte di ritrovarsi con dei mobili rinchiusi in cantina o anche relegati in solaio. Chi ama invece ad esempio i mercatini dell’usato, può aver adocchiato un vecchio mobile che hanno da sempre il proprio fascino e negli anni sono tornati estremamente di moda e particolarmente apprezzati da tantissime persone.
Infatti, alcuni modelli antichi degli anni 50 sono ritornati di moda e stanno quindi vivendo una seconda vita. Questi mobili hanno di bello sicuramente il materiale, ma bisogna innanzitutto considerare la struttura che deve essere in monostrato per poi andare a rinnovare le superfici e quindi a ravvivare le venature e anche le sfumature del legno.
Infatti, anche se alcune volte non conviene da un punto di vista economico andare a rinnovare alcuni mobili, in altri casi si tratta di una soluzione che può avere un vantaggio economico, infatti molto spesso si fanno a arredare alcuni appartamenti, ma senza spendere troppo, ma si tratta anche di una scelta ecologica.
Cosa serve?
Prima di tutto, bisogna attrezzarsi e comprare e fare determinati lavori, in modo tale da cominciare a rinnovare la superficie dei propri mobili. Insomma, bisogna innanzitutto andare a smontare le varie parti del mobile, ovvero stiamo parlando delle ante, dei cassetti ma anche dei ripiani che si possono rimuovere e ovviamente i pomoli e le maniglie.
Inoltre, è consigliato la lavorazione all’esterno, dato che potrebbero andare a sporcare gli altri mobili, infatti se ciò non è possibile è consigliato andare a rivestire il pavimento con dei teli di plastica, in modo tale da evitare che esso si rovini e così sarà anche più facile andare a rimuovere la sporcizia e i residui.
Si consiglia anche di indossare delle vecchie tute e di utilizzare delle mascherine apposite, così da proteggere le vere respiratorie. Dopo aver smontato il mobile, quindi andate ad utilizzare un panno in cotone imbevuto con poco di acqua e anche una goccia di aceto e andate a passare questo panno sia sulla superficie interna che esterna, in modo tale da andare a sgrassare il mobile.
Come continuare
Dopodiché, bisogna andare a carteggiarlo con un apposita carta vetrata a grana media, in modo tale da andare a togliere la asperità ma anche eventuali schegge, imperfezioni e macchie. Dopodiché ancora, andate a ripulire il tutto dalla segatura con un panno o anche un pennello morbido. Bisogna poi ovviamente continuare il lavoro.
Dopo aver carteggiato, quindi bisogna andare a stendere il mordente. Ovviamente però prima di fare quest’operazione bisogna andare a vedere se il mobile ha bisogno di altri interventi importanti per quanto riguarda la sverniciatura o anche il restauro. Se non ci sono interventi da fare si può passare tranquillamente ad una tintura a mordente.
In effetti, si tratta di una vernice non coprente che va a ravvivare la superficie ma va a mantenere inalterato l’effetto naturale. Innanzitutto, si deve scegliere la giusta tonalità che deve essere ovviamente più simile possibile al colore del nostro mobile, in modo tale da andare a rinnovarlo ma allo stesso tempo conservarne l’aspetto naturale.
Da cosa bisogna cominciare?
Si consiglia di iniziare dai cassetti, ovviamente però è consigliato andare ad indossare un paio di guanti in lattice, e bisogna utilizzare anche un pennello piatto così da tirare la pittura nel modo giusto. Andate quindi a procedere su tutta la superficie e ripassate bene anche i profili dei vani e i listelli.
Poi fate asciugare il tutto completamente e se necessario, potete ripetere l’operazione. Dopo che la superficie risulta essere completamente asciutta bisogna passare al top, ai fianchi, alle ante e ovviamente anche al retro. Andate quindi a stendere la pittura su tutta la superficie del mobile e fate asciugare con calma.
Dopodiché, bisogna andare a passare lo strato di gommalacca, ovvero una resina naturale che va a donare lucentezza ai mobili e gli va proteggere dall’azione del tempo ma anche dagli agenti atmosferici. Ci sono vari tipi di applicazione che devono essere eseguiti nel modo corretto per andare ad ottenere dei risultati.
Tecniche per la gommalacca
Come stavamo dicendo la tecnica prevede tre tipi di applicazione, ovvero a pennello, a tampone e a spruzzo. Si tratta di applicazioni differenti e bisogna considerare il tipo di gommalacca che si utilizza. In commercio, in ogni caso, soprattutto per i meno esperti e per una maggior praticità esistono vari tipi di questo prodotto già pronto all’uso e molto facili da applicare.
Dunque, dopo aver applicato la Gommalacca, utilizzate un panno di cotone pulito per andare a stendere uno strato di cera per il legno, questo passaggio è particolarmente importante e utile perché con la cera si va a formare una patina protettiva. Ovviamente servono dei movimenti delicati e circolari in modo tale da tirare bene il prodotto.