Se hai appena iniziato a muovere i passi nel mondo dell’orticoltura, senza dubbio starai cercando anche qualcosa di semplice da coltivare ma capace, nel contempo, di regalarti grandi soddisfazioni. Il pisello è un legume che risponde perfettamente a questi criteri. Se sei qui, vuol dire che hai diverse domande sulla sua gestione.
Ti stai chiedendo, molto probabilmente, quando è meglio procedere alla semina. Perfetto! A queste e altre domande, risponderemo nelle prossime righe di questo articolo, preparato apposta per venire incontro a chi, come te, è alle prime armi nel percorso da orticoltore. Partire con piccoli e semplici passi è la scelta giusta per avere soddisfazioni.
Nel caso del pisello, l’alternativa è particolarmente interessante per diversi motivi. Si ha a che fare, infatti, con un legume il cui seme germina in maniera semplice e rapida, riuscendo a tollerare anche temperature estreme (sotto lo zero, per intenderci). Non c’è che dire: si tratta di un’ottima scelta per dare il via alla tua avventura nell’orticoltura.
Quando è meglio seminare i piselli?
Quando ci si chiede quale sia il momento ideale per seminare i piselli, è bene sapere che l’inizio dell’autunno si presta molto bene allo scopo. Come già accennato, si tratta di un seme che resiste molto bene al freddo. Può sopportare anche temperature molto basse, pari a circa 5°C. Per dare il via al suo percorso di crescita, i mesi di ottobre e novembre sono perfetti.
A questa regola generale, come in tutti i casi, esistono delle eccezioni. Queste ultime riguardano in particolare i contesti in cui l’inverno è particolarmente rigido. In tali situazioni, è opportuno anticipare la semina dei piselli e procedere nei mesi primaverili. Il momento perfetto? Non appena ci si accorge che le temperature stanno iniziando ad alzarsi.
Idealmente, nel caso appena tracciato si dovrebbe procedere con la semina dei piselli nel periodo che va dalla fine del mese di febbraio a tutto quello di marzo. Si tratta di un’occasione fantastica per accogliere la bella stagione iniziando a occuparsi di un ortaggio semplice da gestire ma, ribadiamo, perfetto per chi vuole crescere come orticoltore.
Cosa sapere sui tempi di germinazione
Un altro aspetto del quale tenere conto quando si parla di tempistiche relative alla coltivazione dei piselli è la germinazione. Nell’arco di una decina di giorni, si può vedere la piantina emergere dal terreno. Per quanto riguarda, invece, le tempistiche relativa al ciclo colturale, è bene essere consapevoli della loro grande variabilità.
Tutto dipende dalla varietà di pisello con cui si ha a che fare. In generale, nel caso dei piselli nani si può apprezzare una rapidità maggiore rispetto a quella che, invece, riguarda i piselli rampicanti. In media, considerando i numeri delle numerose varietà di piselli presenti in natura, si parla di un lasso di tempo compreso tra gli 80 e i 120 giorni.
Parliamo ora di un ulteriore aspetto che, quando si ha a che fare con la coltivazione dei piselli e si discute di tempi, ha un ruolo cruciale: la fase lunare. L’ideale è il periodo della luna crescente, momento consigliato quando si ha a che fare con gli ortaggi da seme, come appunto il pisello, e con quelli che, invece, producono frutti.
Come seminare i piselli
Conta ovviamente il quando, ma non si può prescindere dal come. Nel caso dei piselli, è bene sapere che, data la loro facilità nel germinare, il semenzaio non conviene, ma ha senso procedere direttamente nell’orto. Se si vuole, si può optare anche per la semina in vaso, ideale per creare la propria piccola coltivazione di piselli sul balcone.
Seminare il pisello è semplicissimo: basta inserirlo nel terriccio a circa 3 cm di profondità. Subito dopo, si può iniziare a bagnare il terreno. Nei casi in cui si ha a che fare con un orto, i piselli vanno seminati in fila. Ecco perché è il caso di partire già tracciando dei solchi ad hoc. La loro profondità, ribadiamo, dovrebbe essere attorno ai 3-4 cm l’uno.
Tra una piantina e l’altra è il caso di lasciare uno spazio di circa 20 cm. Tra le varie file, invece, dovrebbero essercene 60-70. Un caso particolare è indubbiamente quello dei piselli rampicanti che, per crescere, hanno bisogno di sostegni. In questo frangente, tra una fila e l’altra si possono lasciare anche un’ottantina di cm.
Come preparare il terreno?
Oltre ai tempi e alle modalità, quando si parla di crescita dei piselli è importante anche la preparazione del terreno. In linea generale, i piselli non richiedono tantissimo impegno. Quello che non bisogna trascurare, però, è il processo di vangatura. Si tratta di uno step essenziale in quanto, grazie ad esso, è possibile garantire il massimo del drenaggio al suolo.
Archiviata la fase della vangatura, non resta che zappettare leggermente e rompere le zolle, momento a seguito del quale può avere il suo perché aggiungere un po’ di compost come ammendante. Per questo scopo, può avere il suo senso anche il ricorso al letame maturo. Il percorso di preparazione del terreno alla semina dei piselli si completa con il rastrello.