Lo zucchero resta il dolcificante / edulcorante per eccellenza in tantissimi cibi, essendo presente non solo in quelli naturalmente concepiti e percepiti come legati all’industria dolciaria, ma anche come modificatori di sapore di elementi che fanno parte di prodotti salati o comunque rustici. Nonostante le avvertenze lo zucchero è ancora fondamentalmente indispensabile.
Non tutto lo zucchero tradizionalmente riconosciuto “fa male” allo stesso mod, anzi esistono varianti che sono riconosciute come “da preferire”. Inoltre il mercato è assolutamente ricco di elementi che non sono parte della famiglia dei vari zuccheri tradizionali ma agiscono come edulcoranti e possono avere sia una provenienza spiccatamente artificiale ma anche naturale. Quali sono quelli da evitare?
Zucchero: quale scegliere?
Lo zucchero non “fa mai bene” , almeno nei quantitativi che possono essere riconosciuti come tradizionali. Il consumo medio infatti in Europa è molto al di sopra di quello consigliabile giornalmente che non dovrebbe superare i 25 grammi, pari a circa sei cucchiaini piccoli di zucchero bianco semolato. Può sembrare tanto, ma va tenuto conto anche dei prodotti che possono “nasconderlo”.
Lo zucchero infatti si trova in innumerevoli cibi, da quelli da forno preconfezionati, quindi snack, stuzzichini, varie forme di pane ma anche ad esempio nei sughi pronti, naturalmente salse, caramelle e quant’altro. Per questo motivo è utile responsabilizzarsi e scegliere i prodotti giusti, eppure anche tra gli zuccheri veri e propri quelli semolati ci sono varie differenze.
Le alternative
Lo zucchero definito “di canna” ossia quello scuro è stato a lungo considerato più sano in realtà l’impatto rispetto a quello totalmente raffinato, ovvero il bianco, in realtà la differenza in termini nutritivi è molto risibile, in quanto la costituzione di base è quasi uguale. La variante leggermente meno “dannosa” è costituita ad esempio dallo zucchero di canna integrale, che contiene un leggero apporto maggiore di fibre.
- Conviene quindi attenersi al fabbisogno giornaliero provando magari alcune alternative
- Le più diffuse sono ad esempio la stevia, ma anche il miele
Questi infatti sono esempi diversi ma comunque molto utili in termini di potere dolcificante, che a parità di effetto sono più efficaci rispetto allo zucchero, ed entrambe vanno valutate, la stevia è circa 250 volte più dolcificante a parità di peso del comune saccarosio, che è il “principio attivo” dello zucchero tradizionale semolato.
Il miele contiene invece vari elementi utili come vari sali minerali, un apporto di acqua moderatamente elevato ed in generale un potere saziante maggiore rispetto alle varianti raffinate. Lo zucchero non è “un veleno” in senso ampio del termine ma è essenziale trattarlo con responsabilità in quanto può compromettere in modo grave la nostra salute se non regolamentato nelle quantità.