Mangiare fette biscottate ogni giorno: ecco cosa succede a colesterolo, glicemia e pressione

Le fette biscottate sono uno fra gli alimenti protagonisti delle colazioni e delle merende di molte persone. Un paio di fette su cui spalmare sopra la classica crema alle nocciole o una confettura sono da sempre considerate un’abitudine alimentare salutare. Siamo proprio sicuri che sia così? Cosa succede a colesterolo, glicemia e pressione sanguigna, se mangiamo fette biscottate ogni giorno?

Complici anche i messggi pubblicitari che trasmettono l’idea di un cibo innocuo e benefico per l’organismo, in realtà le fette biscottate nascondon delle insidie, soprttutto se consumate quotidianamente. Basti pensare che le fette comuni, che trovi sugli scaffali dei supermercati, sono preparate con la farina raffinata e con l‘aggiunta di zuccheri, per conferire all’alimento un sapore anche più sfizioso.

Come conseguenza, basta mangiarne un paio per avere un innalzamento della glicemia, un effetto non da poco, soprttutto nelle persone che soffrono di diabete e devono tenere sotto controllo il glucosio nel sangue. Anche gli individui sani, però, non sono immuni dagli effetti di un’assunzione giornaliera di zuccheri: mangiare fette biscottate tutti i giorni, infatti, comporta delle impennate glicemiche con conseguenti cali e un inevitabile senso di spossatezza.

Fette biscottate e glicemia: ecco cosa succede al corpo

Come accennato nelle righe precedenti, mangiare fette biscottate tutti i giorni può diventare un’abitudine malsana per l’organismo. Gran parte di questi prodotti sono una fonte di zuccheri insospettabile. A pagarne un duro prezzo non sono solamente le persone affette da iperglicemia o da diabete di tipo 2. A lungo andare anche gli individui sani potrebbero avere alcune ripercussioni sul corpo.

Un consumo regolare di fette causa inevitabilmente dei picchi glicemici a cui segnuono cali di zuccheri accompagnati da fiacchezza. Chi si abitua a mangiarle regolarmente può entrare in un pericolo circolo vizioso in cui deve assumere altri zuccheri per recuperare un po’ di energia fino a correre il rischio di soffrire di glicemia alta.

Gli effetti negativi di un’assunzione giornaliera non si esauriscono qui. Come tutti gli alimenti, anche le fette biscottate vanno mangiate con moderazione, altrimenti possono nel tempo fare male. Non dimentichiamoci che questo cibo non viene mai mangiato da solo; quasi sempre è abbinato a una crema spalmabile, a marmellata o confettura.

Fette biscottate: possibili effetti sul colesterolo

Se assaporate di tanto in tanto, le fette biscottate non hanno ripercussioni sulla salute. Un loro consumo a cadenza giornalera, però, potrebbe diventare controproducente, in particolare modo per il colesterolo. Come già detto, le fette sono alimenti pensati per essere gustati abbinati al burro e marmellata o a una crema da spalmare, che sia al cioccolato, alle nocciole o al pistacchio.

Si tratta perlopiù di cibo ricco di grassi saturi, ossia di grassi “cattivi”, i maggiori responsabili dell’ipercolesterolemia. Se consumati in eccesso, questa tipologia di alimenti può causare un aumento dei livelli di colesterolo nel sangue. Alla lunga, una dieta alimentare che abbonda di grassi saturi espone chi la segue al rischio di una malattia cardiovascolare.

L’abitudine di consumare ogni giorno uno snack a base di fette biscottate con una crema spalmabile, se non è integrata in un regime alimentare completo in cui sono previsti anche alimenti ricchi di grassi insaturi, come il pesce, può causare conseguenze fisiche anche gravi. Oltre al fatto che un loro consumo costante causa immancabilmente un aumento di peso.

Consumare fette biscottate ogni giorno fa male alla pressione

Come se non bastasse, ci sono alcune marche di fette biscottate che aggiungono sale, per renderle ancora pù saporite. Come è facile immaginare, un loro consumo quotidiano potrebbe portare a un aumento della pressione sanguigna e il rischio di qualche patologia arteriosa. Per questa ragione, consigliamo sempre di leggere con molta attenzione l’etichetta riportata sulla confezione, prima di scegliere un prodotto.

Sono ben note le conseguenze fisiche sul corpo di un’alimentazione ricca di sodio prolungata nel tempo. Mangiare alimenti pieni di sale, nfatti, sono una fra le principali cause di un aumento della pressione sanguigna che, se sottovalutata, può provocare perfino un infarto o un ictus. Un rischio ancora più alto negli individui che hanno una vita prevalentemente sedentaria.

Se è vero che mangiare fette biscottate tutti i giorni, specie se di bassa qualità, può avere alcuni effetti negativi su colesterolo, glicemia e pressione, è altresì vero che un consumo spradico non può fare male. L’ideale è scegliere fette biscottate integrali, realizzate senza le farine raffinate, l’aggiunta di zuccheri e di sale. Meglio anocra se abbinate a una buona confettura preparata in casa.

Fette biscottate: qualità nutrizionali e dosi consigliate

Come già anticipato, le fette biscottate non vanno assolutamente demonizzate. Come ogni alimento, anche le fette vanno consumate con moderazione, prediligendo quei prodotti più salutari e realizzati con ingredienti genuini e di alta qualità. Le fette integrali, per esempio, possono apportare una quantità sgnificativa di fibre; se poi sono accompagnate da una marmellata preparata in casa, i benefici aumentano.

Come suggeriscono gli esperti di nutrizionismo, l’ideale è mangiare due fette biscottate ogni giorno, se non si soffre di qualche patologia particolare, abbinate a una confettura o a una crema “povera” di grassi saturi. Un’abitudine che dovrebbe essere integrata in una dieta alimentare sana e bilanciata e con uno stile di vita dinamico.

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