In più di un’occasione ti sarà certamente capitato di sentir parlare dell’olio di palma, un conservante che da sempre viene impiegato nella produzione di molti alimenti e che fino a qualche anno fa non ha mai destato scalpore. La situazione è letteralmente cambiata da un paio di anni quando tutti hanno cominciato a parlare m di questa risorsa.
Per alcuni l’olio di palma non è assolutamente qualcosa di salutare ed è per questo che lo stesso andrebbe evitato con ogni mezzo. Per altri, invece, il problema non sussiste in quanto si tratta di qualcosa che abbiamo sempre mangiato e che nelle giuste dosi non può di certo arrecare danno all’organismo.
Qual è, dunque, la verità a tal proposito e soprattutto che cosa si intende per olio di palma? Ecco tutto quello che siamo riusciti a scoprire su questa sostanza davvero poco chiara e qualche piccolo consiglio per cercare di intuire in quali alimenti questo viene impiegato con più frequenza e necessità.
Che cos’è l’olio di palma?
Ti sarà sicuramente capitato di sentir parlare dell’olio di palma, un grasso che da sempre viene utilizzato per realizzare moltissime preparazioni alimentari e che fino a qualche tempo fa non destava i minimi sospetti. La concezione dello stesso è però cambiato negli anni, in quanto alcuni studiosi hanno rivelato come la sua non sia una natura prettamente benefica.
L’olio di palma è un grasso che, pur essendo di origine vegetale, risulta essere molto consistente e purtroppo vede una grande presenza di acidi saturi che, come ben sappiamo, possono arrecare un grande danno all’organismo. Esistono delle culture che utilizzano questo prodotto solo per condire gli alimenti mentre altre lo usano come noi usiamo quello di semi per friggere.
Questo perché, ovviamente, il suo costo è molto più basso rispetto alla media e l’effetto finale che si andrà a conferire al prodotto è pressoché identico. Questo diventa ancora più pericoloso perché prima di essere messo in vendita viene sottoposto a diverse fasi di lavorazione che ci permetteranno di assaporare il prodotto finito.
La raffinazione dell’olio di palma
Proprio come accennato nelle righe precedenti, l’olio di palma non è un prodotto che viene utilizzato allo stato brado, ma viene raffinato e quindi sottoposto a diverse procedure prima di poter essere utilizzato come siamo abituati a fare. Quando viene ricavato dalla pianta è infatti tendente al rosso mentre a seguito delle varie lavorazioni diventa arancione.
La prima fase che questo prodotto subisce è quella relativa al suo odore e, successivamente, viene trattato anche il colore dello stesso che, come abbiamo detto prima, risulta essere più chiaro e sbiadito. In un primo momento, quindi, si va ad intervenire sul colore dell’olio di palma e successivamente anche sull’odore in quanto questa sostanza può risultare parecchio acida.
Per raggiungere questo obiettivo l’olio viene trattato a temperature davvero molto alte ed è purtroppo in questa fase che molte delle vitamine in esso contenute finiscono per evaporare. Successivamente viene fatto raffreddare ed è solo in questo momento che potrà essere utilizzato per potenziare altri prodotti da forno o simili.
Perché l’olio di palma è così pericoloso?
Alcuni studi condotti nel settore dell’alimentazione hanno individuato solo negli ultimi periodi come consumare troppo olio di palma sia deleterio per la salute ed è proprio per questo che è nata una vera e propria allerta nei consumatori. L’olio di palma, infatti, contiene delle sostanze che non fanno particolarmente bene alla salute, come ad esempio i grassi saturi.
Ci riferiamo a tutte quelle sostanze che possiamo ritrovare nel burro e nella margarina, ma anche negli insaccati e nelle carni grasse. A quanto pare, inoltre, tutto questo potrebbe comportare un aumento del colesterolo e non solo, poiché il tutto potrebbe riversarsi negativamente a carico del cuore e dei vasi sanguigni.
Oltre agli effetti che possiamo definire come rischiosi dobbiamo anche citare come la lavorazione dell’olio di palma vada a distruggere parte delle sostanze che, invece, potrebbero fare bene alla salute. Si tratta quindi di un grande spreco che non solo non ci permetterà di assimilare ciò di cui abbiamo bisogno, ma che ci farà introdurre nel corpo qualcosa di sbagliato.
In quali alimenti è possibile trovare l’olio di palma?
Fino a poco tempo fa l’olio di palma si trovava in moltissimi ingredienti proprio perché il suo uso era considerato normale e nessuno aveva mai fatto caso a questo particolare fattore. A seguito delle ultime scoperte però sono davvero tante le aziende che hanno deciso di abolire la presenza di questo condimento dai loro generi alimentari.
Detto questo è sempre importante leggere le etichette dei prodotti in maniera da evincere la presenza di questo olio ed agire con consapevolezza. La possibilità di riscontrare questo ingrediente è molto forte in tutti i prodotti da forno di natura dolce e salata come, ad esempio, il pane morbido, le fette biscottate, i grissini, ma anche le brioches, le torte, i biscotti e perfino la crema spalmabile. Possiamo poi annoverarne piccole tracce all’interno di condimenti solidi come il burro e perfino nei gelati e nelle patatine.