Glicemia e colesterolo passano attraverso dei controlli costanti che fanno parte della routine, o che almeno dovrebbero risultare tali, per il mantenimento di una buona forma di salute. Questi due valori, che sono considerabili dalla medicina moderna un elemento fondamentale “per stare bene” passano attraverso alcuni test legati al sistema sanguigno.
Entrambe le condizioni quindi hanno qualcosa in comune anche se sono soggette ad essere esaminate in maniera effettivamente diverse, ed entrambe le condizioni sono influenzate dall’alimentazione, per questo bisogna seguire alcuni consigli fino ad alcuni “obblighi” da seguire prima di effettuare gli esami per il controllo glicemico e del colesterolo.
In caso contrario è probabile che i dati finali possano essere falsati e quindi resi di fatto inutili proprio dalla presenza dei nutrienti che abbiamo ingerito. Se in alcuni casi viene consigliato il digiuno in senso generale per almeno un tot di ore minimo prima dell’esame, esistono alcuni errori alimentari molto comuni da non ripetere.
La glicemia sotto controllo
La glicemia non è altro che il controllo dei glucidi presenti nel nostro sistema sanguigno, ovvero quelli che sono chiamati banalmente gli “zuccheri” del sangue. Il glucosio non va interpretato come un “nemico” ma un valore da tenere sotto controllo, in particolare dopo una certa età, mediamente si tratta però di un termine da verificare almeno in maniera abituale.
I valori glicemici “normali” a digiuno (che corrisponde proprio alla valutazione ideale per verificarne la veridicità) sono collocati tra 70 e 100 milligrammi per decilitro, sopra questo valore si parla di iperglicemia anche se questo termine può essere fortemente influenzato proprio dall’alimentazione ma anche da altri elementi per questo si fa riferimento a test a digiuno.
Come intuibile anche una condizione di glicemia troppo bassa è qualcosa di negativo: il glucosio che viene comunque solo parzialmente influenzato dalla dieta di tutti i giorni è fondamentale per un corretto funzionamento dell’organismo nel suo complesso. L’iperglicemia se persistente va regolarizzata ed è uno dei principali sintomi del diabete.
Il colesterolo
Il colesterolo è un altro elemento estremanente importante per la nostra salute, ed anche in questo caso l’alimentazione incide in buona parte (ma non è l’unica cosa da attenzionare). Esistono infatti vari valori che definiscono quello che è di fatto un gruppo di “grassi” da varie intensità, si tratta di lipoproteine, che esattamente come altri nutrienti hanno funzioni di nutrimento e protezione.
Se quelle ad alta e bassa intensità sono sbilanciate tra di loro, il colesterolo “cattivo” tende a prendere il sopravvento, e causare l’ipercolesterolemia, ovvero letteramente l’eccesso di colesterolo che è una delle fonti peggiorative e quindi di rischio maggiore di sviluppare uno strato di grasso nelle arterie che riduce il naturale percorso del sangue nel sistema sanguigno.
Anche il colesterolo va tenuto sotto controllo con dieta, una buona forma di esercizio e riducendo la presenza di abitudini poco salutari (in particolare alcol e fumo). Anche per la verifica del colesterolo viene compiuto nella maggior parte dei casi un controllo medico inerente all’esame del sangue, per questo ci sono cose da ricordare.
Abitudini prima di test di glicemia e colesterolo
Sono generalmente sovrapponbili i consigli da seguire prima di effettuare esami simili. Va ricordato che nel caso dei controlli basilari della glicemia oltre al classico tipo di test che prevede una puntura, generalmente sul dito per la fuoriuscita di una goccia di sangue, esistono oggi altri strumenti che non rendono necessario questa azione.
La norma di digiuno totale (eccezion fatta per la comune acqua da bere) da mantenere almeno 8 – 9 ore prima dell’esame è sempre efficace ma è altresì importante nei giorni precedenti non modificare in maniera troppo radicata la dieta che seguiamo, sempre con l’intento diretto di non falsare i risultati finali.
Allo stesso modo, salvo differente avviso medico, è una buona norma non modificare particolarmente le abitudini, quindi anche non aumentare o ridurre l’esercizio fisico. Elementi come caffè, tè, bevande zuccherate ed alimenti processati non vanno consumati per sicurezza a partire da 12 ore prima del momento del prelievo, mentre possono essere consumati subito dopo.
L’importanza dei valori
In entrambi i casi si tratta di valori che molto facilmente sono influenzati ed in parecchi casi si tratta di disturbi di larga diffusione che pur avendo delle sintomatologie precise, queste sono solite manifestarsi solo in presenza di valori molto avanzati. La glicemia alta è un disturbo non per forza cronico, a meno che non risulti associato a malattie come il diabete.
Il colesterolo alto invece con una serie di attenzioni che riguardano anche, ma non solo, la dieta, può essere ridotto nel corso del tempo, anche con l’esercizio fisico ed una buona quantità di alimenti che hanno una funzione positiva, ad esempio i cereali, i latticini ma anche i legumi e le verdure.