Le fette biscottate fanno male? Ecco la marca che fa male alla glicemia, alla digestione e alla pressione

Siamo italiani e nessuno può toglierci la colazione dolce: ogni giorno cominciamo la giornata con latte e biscotti, cappuccino e brioche, caffè, fette biscottate con la marmellata e chi più ne ha, più ne metta. In questa carrellata di alimenti che ci fanno venire l’acquolina in bocca, ce n’è uno che è un po’ dubbio.

Infatti, le fette biscottate sono spesso prese di mira perché non farebbero così bene come si immagina. Anche se sono molto buone e vengono scelte ogni giorno da tantissime persone per la colazione (anche da chi è attento alla linea), in realtà ci sono alcune marche di fette biscottate che andrebbero evitate.

Questo cibo, infatti, potrebbe alzare la glicemia (il livello di zuccheri nel sangue), avere ripercussioni sulla digestione e sulla pressione. Tutti problemi che, se sottovalutati, possono diventare di grande portata, portando anche a malattie molto gravi e conseguenze serie. Gli effetti negativi delle fette biscottate sono quindi da prendere in considerazione anche per scegliere un altro alimento con cui cominciare la giornata.

Cosa contengono davvero le fette biscottate

Quando acquistiamo le fette biscottate, semplicemente pensiamo che siano un alimento leggero, che ci sazia ma senza farci ingrassare. Diventa importante, però, anche in questo caso, leggere bene le etichette del prodotto che stiamo acquistando per capire cosa contengono davvero. Si tratta di pane lievitato, tagliato in forma quadrata, rotonda o rettangolare, dalla consistenza croccante.

Sono realizzate con farine di cereali come grano duro, raffinato o integrale e a volte contengono ingredienti ritenuti “sani” come riso soffiato, quinoa o semi speciali (che conferiscono anche un sapore più particolare al prodotto). Ci sono versioni senza zuccheri oppure aromatizzate a qualche gusto come al caffè o al cacao.

In commercio dunque c’è molta scelta, ed anche i celiaci o chi segue diete iposodiche, avrà le sue fette biscottate da poter acquistare, prive di glutine o sale. Spesso queste contengono ingredienti di origine animale quindi burro, uova o latte, dunque non sono l’ideale per chi è vegano mentre i vegetariani potranno mangiarle. Dalla lista di ingredienti, sembrerebbe quasi tutto normale ma ci sono ancora altri aspetti da considerare per decretare se una marca di fette biscottate è valida o meno.

Le fette biscottate da non acquistare perché fanno male alla salute

Quando siamo davanti allo scaffale delle fette biscottate, dobbiamo cercare di scegliere le fette biscottate migliori, quelle che non presentino delle criticità che possano effettivamente arrecarci un danno, piuttosto che farci bene. Le fette biscottate che contengono troppi zuccheri, per esempio, possono provocare un repentino aumento di questi nel sangue e poi un brusco calo.

Quindi, consumare un prodotto ad alto indice glicemico può portare a sviluppare obesità e diabete di tipo 2. Le persone che dunque soffrono di problemi di glicemia, dovrebbero optare per fette biscottate integrali che hanno un impatto glicemico più basso. Ancora, è sempre importante valutare la lista degli ingredienti, come anticipato.

Se è troppo lunga e consta di zuccheri aggiunti, grassi saturi e conservanti, il prodotto è da scartare. Infatti, più le fette biscottate saranno semplici e naturali, e meglio sarà. Le fette biscottate fatte in casa oppure le marche artigianali, sono sicuramente da favorire. Può essere importante anche capire quali sono gli elementi da considerare per scegliere invece le marche migliori di fette biscottate.

Le fette biscottate che non fanno male: ecco quali sono

Compreso che le fette biscottate che contengono troppi zuccheri o altri ingredienti di dubbia qualità siano da scartare, ecco invece gli elementi che bisogna considerare per fare una scelta consapevole e portare in tavola un prodotto di buona qualità. Sicuramente bisogna guardare al contenuto calorico: se ne contengono poche, allora saranno l’alimento perfetto anche per chi sta a dieta e vuole tornare in forma.

Circa 30-50 calorie per fetta è un buon livello. In genere sulla confezione sono indicati questi valori, quindi sarà facile regolarsi. Poi, se hai già acquistato delle fette biscottate che soddisfano tutti questi requisiti, fai un piccolo “test”: valuta come ti senti dopo averle mangiate. Appesantito o gonfio o tutto procede per il meglio? Addirittura sei riuscito anche ad andare in bagno e ad evitare la stitichezza?

Bene, a quel punto le fette biscottate che hai scelto sono perfette perché le digerisci facilmente. Inoltre, potrai contare sul fatto che si tratta di un alimento molto versatile, che puoi consumare con il dolce ed il salato. Oltre a spalmarci sopra la marmellata, la crema di nocciole oppure il miele, saranno perfette da farcire anche con formaggi, creme e hummus, o per dare croccantezza alle insalate, spezzettandole.

Conclusione

Non c’è dubbio che le fette biscottate siano uno degli alimenti più scelti per fare colazione, e cambiare questa abitudine per molti può essere difficile. Quindi, l’importante è, come ogni volta che si parla di alimentazione, usare il buon senso e la consapevolezza: fra le tante fette biscottate che troviamo in commercio, scegliamo quelle che effettivamente possano farci bene.

Leggiamo con attenzione l’etichetta sulla confezione, facciamo le nostre considerazioni, proviamo anche l’alimento e vediamo come ci fa sentire. Le fette biscottate sono molto buone e versatili e se realizzate con ingredienti semplici e genuini, possono effettivamente facilitare la digestione, più del semplice pane. Se invece sono realizzate con ingredienti di dubbia qualità, sarà meglio passare oltre.

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